16 Settembre 2012 - Betlemme - Campo dei Pastori - Il mio viaggio in Terrasanta

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16 Settembre 2012 - Betlemme - Campo dei Pastori

Dopo pranzo ed una obbligatoria capatina in un negozio di souvenirs siamo andati al Campo dei Pastori dove in una delle grotte è stata celebrata la S. Messa ritornando successivamente in hotel.

Il Santuario, progettato dal Barluzzi, sorge su un roccione che sovrasta le rovine. Esso ha la forma di dodecagono con cinque absidi a piano inclinato a richiamare la struttura di una tenda da campo, come quella dei pastori del tempo. La luce, che penetra dalla cupola in vetrocemento, illumina l'interno richiamando alla mente la luce divina che apparve ai pastori.

Un antico pellegrino anonimo, citato dal monaco benedettino Pietro Diacono (XII sec.), ci parla dei ricordi sacri presenti nei dintorni Betlemme: “Non lontano di là c’è una chiesa detta dei Pastori, dove un grande giardino è accuratamente chiuso tutto intorno da un muro; e c’è in quel luogo una grotta molto luminosa, che
ha un altare là dove un angelo, apparso ai pastori veglianti, annunciò la nascita di Cristo”. Anche san Girolamo (fine IV sec.) menziona più volte questo luogo, associandolo alla biblica Migdal-Eder (Torre di Eder o del gregge) e la chiesa di Gerusalemme vi celebrava una festa la vigilia del Natale. Prima dell’arrivo dei crociati la chiesa fu distrutta ma, nonostante ciò, le rovine continuarono ad essere visitate dai pellegrini.
Tradizionalmente il luogo era segnalato a Deir er-Ra‘wat, sul margine meridionale della pianura sottostante Betlemme, dove esistono notevoli rovine di un antico edificio sacro. La chiesa inferiore o cripta, pressocché integra, servì anche da chiesa parrocchiale per i greci ortodossi fino al 1955. Nel 1972 si procedette allo scavo e al restauro del monumento; una chiesa moderna affianca l’antica.
Scavi effettuati nella zona hanno riportato alla luce i resti di un insediamento agricolo risalente al I sec. d. C. (con pressoi per olio, grotte e colombario) e di un monastero bizantino (chiesa, cortili, cisterne, panetteria, ambienti mosaicati) fiorito tra il IV e l’VIII sec. d. C.



I pastori
(Luca 2,8-20)
In quella stessa contrada c'erano dei pastori, i quali pernottavano alla campagna e vegliavano la notte a guardia del loro gregge. E un angelo del Signore apparve sopra di loro e la gloria del Signore li circondò di luce, e furon presi da gran timore. 1Ma l'angelo disse loro: "Non temete, perché, ecco, vi annunzio una grande gioia, che sarà per tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato a voi un salvatore, che è il Messia, il Signore.
E questo vi sia di segno: troverete un bambino avvolto in fasce e deposto in una mangiatoia".
E d'un tratto si unì all'angelo uno stuolo numeroso dell'esercito celeste, che lodava Dio e diceva: Gloria a Dio nei cieli altissimi, e pace in terra agli uomini del suo beneplacito".
Appena gli angeli si partirono da essi verso il cielo, i pastori si dissero tra loro: "Andiamo dunque fino a Betlemme, e vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere". E si avviarono in fretta, e trovarono Maria, Giuseppe e il bambino posto nella mangiatoia. Dopo aver veduto, poi, fecero conoscere ciò che era stato loro detto di questo bambino; e tutti coloro i quali li ascoltarono si meravigliavano di ciò che raccontavano loro i pastori. Maria, poi, conservava con cura tutte queste cose, meditandole in cuor suo. E i pastori se ne tornarono glorificando e lodando Dio per tutto ciò che, secondo ciò che era stato lor detto, avevano udito e veduto.

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