Le mura di Gerusalemme
Le mura di Gerusalemme
Al tempo del re riformatore Ezechia le mura percorrevano, oltre al nucleo vecchio, tutti i lati del Gareb, collina a ovest di Sion. La Città di David, posta a un'altitudine minore, fu detta "Città bassa", mentre la "Città alta" era il Gareb. A Nord si stendeva, sul cosiddetto "sperone centrale", una propaggine meridionale del Golgota, la zona del mercato, il maqtesh, anch'esso difeso da mura, dette "di Manasse".
La maggior estensione della cinta muraria si ebbe in età bizantina, nel V secolo, prima della distruzione dei Persiani nel 614, guidati da Cosroe II.
Le mura attuali sono quelle fatte costruire da Solimano il magnifico nel 1540 e sono del tutto inadatte a sostenere un assedio poichè troppo sottili (un metro e mezzo di spessore) poichè progettate senza la moderna tecnica delle mura “a sacco”, sono incapaci di sostenere un cannoneggiamento.
La leggenda narra che i due architetti che le progettarono furono per questa ragione giustiziati, ma fa pensare che la cosa sia stata invece intenzionale, che quelle mura cioè non debbano escludere, ma soltanto delimitare, che abbiano una funzione estetica più che difensiva e in effetti chi le guarda non può sfuggire al fascino di una costruzione tanto delicata a tratti da sembrare un merletto.
A dispetto delle dimensioni imponenti infatti, che sono rese necessarie dalla volontà di mantenere le proporzioni simboliche descritte da Giovanni, che immagina la Città a pianta quadrata, con un lato di 1.200 stadi (2400 Km. circa!), anche le mura della Città Nuova hanno la funzione di delimitare senza escludere, tanto è vero che in esse si aprono dodici porte che non chiudono mai.