15 Settembre 2012 - Gerico
La visita a Gerico è stata molto breve passando per il tell della antica città con oltre 10.000 anni alle spalle (la più antica del mondo ancora abitata) e fermandoci davanti ad un siccomoro che non era ovviamente quello famoso sul quale era salito Zaccheo. La cittadina è oggi sotto controllo palestinese e come le varie cittadine arabe, abbastanza squallida.
Ci siamo fermati inoltre per una breve sosta dove ho comprato dei datteri freschi (mai mangiati così buoni !) ed altri ricordini.
Nonostante questo, il fascino del nome. "Gerico", legato alla storia ebraica con le famose trombe da far cadere le loro mura e le pagine del Vangelo richiamava molte suggestioni.
Nelle immediate vicinanze di Gerico ci siamo fermati successivamente per pochi minuti per fare delle foto di fronte alla "montagna delle tentazioni" citata nel Vangelo.
Nel pomeriggio dopo la fermata con bagno sul Mar Morto e relativo ristorante, siamo ripassati nuovamente da Gerico fermandoci per la S. messa nella chiesa cattolica del Buon Pastore.
Nelle immediiate vicinanze della chiesa cattolica si trovavano inoltre una chiesa ortodossa ed una moschea con il canto del muezzin, che dall'altoparlante, interferiva con le parole del celebrante.
Una significativa esperienza che poteva essere interpretata sotto due aspetti : quello della tolleranza fra credi diversi che convivono serenamente tra loro, o la nota e storica volontà dell'Islam di occupare sempre i luoghi cristiani preesistenti, costruendo la loro moschea, tra tanto spazio disponibile intorno, proprio sulla stada di fronte alle due chiese....
La verità spesso sta sempre nel mezzo !
La chiesa del Buon Pastore di Gerico
Gerico è anche il luogo evangelico in cui il Signore Gesù guarì due uomini feriti: Bartimeo, ferito nel fisico dalla cecità, e Zaccheo, ferito nell’animo dai suoi peccati (Lc 18-19). I pochi sicomori che ancora si trovano nell’attuale città di Gerico, ricordano ai pellegrini il sicomoro sui cui rami salì Zaccheo per vedere Gesù.
La piccola chiesa cattolica latina è dedicata a Gesù Buon Pastore: poichè, per Bartimeo e Zaccheo, Gesù fu effettivamente un vero Buon Pastore. È la chiesa parrocchiale di una piccola comunità di circa 200 cristiani arabi. A due passi si trova la chiesa ortodossa, che conta circa 250 fedeli. Due scuole cattoliche (una maschile e una femminile) riuniscono tutti i bambini delle famiglie cattoliche e ortodosse, e un buon numero di bambini musulmani; Gerico conta 25.000 abitanti arabi musulmani.
Gerico
è una città della Cisgiordania (distretto di al-Quds), situata in prossimità del fiume Giordano, con una popolazione di circa 19.000 abitanti.
È situata a -240 m s.l.m. nella depressione del Mar Morto, in una zona fertile, circondata dal deserto di Giuda.
Almeno tre distinti insediamenti sono esistiti in prossimità della collocazione attuale per più di 11.000 anni. Si tratta infatti di una posizione favorevole, sia per la disponibilità di acqua, sia per la sua collocazione sulla via est-ovest che passa a nord del Mar Morto. È il più basso sito permanentemente abitato della Terra, e datazioni compiute dagli studiosi sulle rovine trovate, fa ipotizzare che Gerico sia la città più antica del mondo.
Dagli scavi sono emerse tracce importanti di insediamenti del periodo epipaleolitico (tra il 18.000 ed il 12.500 a.C.), sono stati trovati reperti appartenenti alla cultura natufiana (tra il 12.000 ed il 10.500 a.C.), reperti del periodo neolitico pre-ceramico (tra l'8000 a.C. ed il 7.200 a.C.)
Gli scavi archeologici non sono riusciti a trovare tracce della conquista ebraica, né delle mura rase al suolo da Giosuè.
"Al settimo giorno essi si alzarono al sorgere dell`aurora e girarono intorno alla città in questo modo per sette volte; soltanto in quel giorno
fecero sette volte il giro intorno alla città. Alla settima volta i sacerdoti diedero fiato alle trombe e Giosuè disse al popolo: «Lanciate il grido di guerra perché il Signore mette in vostro potere la città...»" (Giosuè 6, 15-16)
Tuttavia hanno individuato una torre in pietra risalente al 7000 a. C. con all'interno una scala che scendeva per sei metri. Un doppio muro difensivo risale invece al terzo millennio prima di Cristo. Gli scavi hanno messo in evidenza la stratigrafia dei periodi che si sono succeduti
Età Antica
Verso la metà dell'età del bronzo Gerico era già un'importante città della regione canaanea e raggiunse la sua maggiore estensione tra il 1700 ed il 1550 a.C. Ciò pare si sia riflesso sull'elevata urbanizzazione della regione e legata al sorgere della classe Maryannu, una casta aristocratica che utilizzava i primi carri, collegata al sorgere del regno di Mitanni. Verso il 1250 a.C. la città fu invasa e rasa al suolo dagli ebrei guidati dal condottiero Giosuè, successore di Mosè. Il sito dell'antica città fu inglobato successivamente, verso il 1000 a.C., nel Regno di Giuda e Israele di Saul, Davide e Salomone. In seguito alla scissione della nazione giudaica, alla morte di Salomone, l'antica città, che secondo la Bibbia venne ricostruita dal re Acab, fece parte dello stato settentrionale del Regno di Israele.
La città cadde sotto la dominazione assira, quando nel 722 a.C., il re assiro Salmanassar V distrusse la capitale Samaria.
Nel 587 a.C. l'intera regione fu assoggettata dall'impero neo-babilonese, quando Nabucodonsor II conquistò definitivamente il Regno di Giuda, unico stato ebraico rimasto nella regione. Con la caduta di Babilonia, nel 539 a.C. e il cambio di potere passato ai medi e ai persiani guidati da Ciro il Grande, l'intero Medio Oriente e la regione palestinese, entrò a far parte dell'immenso Impero Persiano. Con la caduta dell'impero persiano, ad opera di Alessandro Magno, tutto l'oriente passò in mano ai macedoni e alla cultura greca. La regione fu contesa dai regni ellenistici tolemaico d'Egitto e seleucide di Siria per poi passare al dominio romano, divenendo parte della provincia romana della Giudea.
Dominazione araba
Verso il 661 Gerico si trovò sotto il dominio degli omayyadi. Sotto il decimo califfo della dinastia, Hisham ibn 'Abd al-Malik (691 – 743), fu iniziato il sontuoso Palazzo di Hisham, con due moschee, un sito termale, cortili con fontane. Poco dopo la fine della sua costruzione, nel 747, il palazzo fu parzialmente distrutto da un terremoto. Ora le rovine del Palazzo fanno parte del sito archeologico di Gerico.
Storia recente
L'attuale città fu conquistata dallo Stato di Israele durante la Guerra dei Sei Giorni nel 1967. Nel 1994 fu la prima città a passare sotto il controllo dell'Autorità Palestinese secondo gli accordi di Oslo. Dopo una nuova occupazione israeliana è nuovamente tornata sotto il controllo palestinese nel marzo del 2005.
Luca 19:1-10
La conversione di Zaccheo a Gerico
Entrato in Gerico, attraversava la città.
Ed ecco un uomo di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, poiché era piccolo di statura.
Allora corse avanti e, per poterlo vedere, salì su un sicomoro, poiché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». In fretta scese e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È andato ad alloggiare da un peccatore!».
Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto». Gesù gli rispose: «Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anch'egli è figlio di Abramo; il Figlio dell'uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».
Marco 10,46-52
Il cieco di Gerico
E giunsero a Gerico. E mentre partiva da Gerico insieme ai discepoli e a molta folla, il figlio di Timèo, Bartimèo, cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Costui, al sentire che c'era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!». Molti lo sgridavano per farlo tacere, ma egli gridava più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».
Allora Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». E chiamarono il cieco dicendogli: «Coraggio! Alzati, ti chiama!». Egli, gettato via il mantello, balzò in piedi e venne da Gesù.
Allora Gesù gli disse: «Che vuoi che io ti faccia?». E il cieco a lui: «Rabbunì, che io riabbia la vista!». E Gesù gli disse: «Và, la tua fede ti ha salvato». E subito riacquistò la vista e prese a seguirlo per la strada.