17 Settembre 2012 - Chiesa del Pater Noster - Il mio viaggio in Terrasanta

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17 Settembre 2012 - Chiesa del Pater Noster

Seconda tappa: la chiesa del Pater Noster, costruita sopra le grotte dove Gesù insegnò per la priva volta il Padre Nostro.
La chiesa anche se di epoca moderna era molto suggestiva per la presenza di decine e decine di maioliche sulle varie pareti con il "Pater Noster" in tutte le lingue.

Una piccola ma importante osservazione. A differenza degli islamici e degli ebrei dove il loro Dio "parla" e si prega solo in arabo o in ebraico, il Dio cristiano è un Dio universale che non è appannaggio di un singolo popolo ma di tutta l'umanità.

Questa chiesa è stata costruita sulla caverna dove Gesù si dice abbia composto per i discepoli la preghiera che inizia con le parole “Padre Nostro che sei nei Cieli”. La prima chiesa,  edificata dalla madre di Costantino, Elena, venne distrutta durante l’invasione persiana del 514, e ricostruita dai crociati, ma l’edificio attuale risale solo al 19mo secolo.
Le mura del chiostro e della chiesa sono coperte dalle versioni della preghiera nelle lingue più conosciute, secondo una pratica d’epoca crociata affermata nei resoconti dei pellegrinaggi contemporanei.


Matteo 6,7-15
Gesù insegna il Padre Nosrtro

Nel pregare non usate troppe parole come fanno i pagani, i quali pensano di essere esauditi per il gran numero delle loro parole.  Non fate dunque come loro, poiché il Padre vostro sa le cose di cui avete bisogno, prima che gliele chiediate. Voi dunque pregate così: "Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà anche in terra come è fatta in cielo.  Dacci oggi il nostro pane quotidiano; rimettici i nostri debiti come anche noi li abbiamo rimessi ai nostri debitori; e non ci esporre alla tentazione, ma liberaci dal maligno."  Perché se voi perdonate agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonate agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe.

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