11 Settembre 2012 - Museo Francescano - Il mio viaggio in Terrasanta

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11 Settembre 2012 - Museo Francescano

Fra la basilica dell'Annunciazione, che era la casa di Maria e la casa di San Giuseppe sotto la chiesa si trova il museo francescano con tutti gli scavi effettuati che hanno messo in luce tutto l'abitato di Nazareth ai tempi di Gesù.
Le case consistevano principalmente in grotte scavate nella pietra dove tenevano gli animali con delle costruzioni esterne di pietra (ora scomparse) Numerosi reperti sono stati trovati anche di epoche antecedenti a quella di Gesù.
Con grande suggestione ci siamo fermati per pochi minuti nel giardinetto adiacente pensando a quante volte quel breve tragitto fosse stato compiuto da Gesù sia da bambino che negli anni della sua adolescenza.

Il Museo Francescano
Giù, nell'area della Basilica latina dell'Annunciazione, c'era certamente un antico villaggio abitato per lungo tempo. La ricerca archeologica dentro e intorno a questa chiesa è stata condotta da Benedict Vlaminck nel 1892, da Prosper Viaud nel 1889 e 1907-1909 e da Bellarmino Bagatti dal 1955 in poi, quando la preesistente chiesa del XVIII secolo (1730) fu demolita per fare posto alla nuova e più grande Basilica dell'Annunciazione.
L'area sotto e intorno alla chiesa, così come alla chiesa di San Giuseppe non lontano, era chiaramente quella di un villaggio agricolo. C'erano numerose grotte, silos per il grano, cisterne per acqua e olio; presse per uva e olive, e pietre di mulino.

Gli scavi archeologici ormai hanno ricostruito perfettamente la Nazareth evangelica: è stata identificata l'unica sorgente che sgorga dal "Gebel Es Scic", l'area dell'antico cimitero, l'estensione del villaggio con le sue case-grotta abitate ancora nel I secolo, i raggruppamenti di casette costruiti sul dorso di uno sperone che declina, delimitato da valloncelli, verso il sud dove cade con un piccolo burrone di una dozzina di metri.
Nella zona meridionale dell'abitato una costante ed antichissima devozione locale, confortata anche da alcune scoperte archeologiche, ha individuato l'abitazione di Maria e quella di Giuseppe, distanti tra loro poco più i un centinaio di metri (ricordiamoci che ai tempi evangelici il villaggio era proprio di modeste dimensioni).

E' logico pensare che i primi cristiani di Nazareth, magari assieme ai parenti di Maria e Giuseppe, abbiano conservato gelosamente la casa dove la Vergine ricevette l'annuncio dell'incarnazione e quella di Giuseppe dove Gesù visse trent'anni.
Delle numerose grotte almeno alcune sono servite per uso domestico e sono state anche modificate architetturalmente per questo scopo. Una di queste, dove dei muri sono stati costruiti davanti a una grotta per farne un'abitazione, sotto il convento annesso alla Basilica dell'Annunciazione.

"XE MAPYA" ossia "Khaire Maria", il saluto che l'angelo Gabriele rivolse alla Madonna, in un graffito anteriore al 324 d.C.
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